La notizia è già di dominio pubblico: Paris Hilton dovrà scontare un mese e mezzo di prigione per avere guidato in stato d'ubriachezza: ad aggravare la situazione c'è il fatto che la patente era stata sospesa in precedenza.
Il giudice Michael Sauer non ha avuto nessuna pietà: la bella Paris dovrà iniziare a scontare la pena il 5 giugno. Alla lettura della sentenza Paris Hilton si è messa a piangere: Oscar Wilde diceva che il pianto è la rovina delle donne belle e la salvezza di quelle brutte, auguriamo a Paris che non sia il suo caso. La madre Kathy invece si è rivolta a muso duro al procuratore dandogli del patetico. Purtoppo però i precedenti di Paris parlano da soli: il 15 gennaio e il 27 febbraio era già stata colta in flagrante alla guida di un auto a patente sospesa. Eppure Paris ha i mezzi legali per lottare e vincere il ricorso contro una pena da lei giudicata troppo severa. Ne ha già fatto le spese il suo addetto stampa, immediatamente licenziato per averle garantito che c'era la possibilità di mettersi al volante anche in caso di sospensione della patente nell'eventualità di motivi professionali. In fondo l'addetto stampa, col curriculum che ha, se la potrà cavare: fossero stati altri tempi le principessa Paris gli avrebbe senz'altro fatto tagliare la testa. Gli sviluppi della vicenda nei prossimi post.
Il giudice Michael Sauer non ha avuto nessuna pietà: la bella Paris dovrà iniziare a scontare la pena il 5 giugno. Alla lettura della sentenza Paris Hilton si è messa a piangere: Oscar Wilde diceva che il pianto è la rovina delle donne belle e la salvezza di quelle brutte, auguriamo a Paris che non sia il suo caso. La madre Kathy invece si è rivolta a muso duro al procuratore dandogli del patetico. Purtoppo però i precedenti di Paris parlano da soli: il 15 gennaio e il 27 febbraio era già stata colta in flagrante alla guida di un auto a patente sospesa. Eppure Paris ha i mezzi legali per lottare e vincere il ricorso contro una pena da lei giudicata troppo severa. Ne ha già fatto le spese il suo addetto stampa, immediatamente licenziato per averle garantito che c'era la possibilità di mettersi al volante anche in caso di sospensione della patente nell'eventualità di motivi professionali. In fondo l'addetto stampa, col curriculum che ha, se la potrà cavare: fossero stati altri tempi le principessa Paris gli avrebbe senz'altro fatto tagliare la testa. Gli sviluppi della vicenda nei prossimi post.
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